#senso dei miei viaggi - le disavventure

Viaggiare è un'esperienza bellissima e come ripeteva a nastro la mitica Lidia allarga mente e cuore anche quando capita che non tutto vada esattamente come abbiamo sognato e programmato.
Penso che non ci sia un solo viaggiatore che non si sia ritrovato almeno una volta nella vita ad aver smarrito il bagaglio, aver perso una coincidenza o aver vissuto un attimo di panico!
Si uno di quelli in cui la nostra mente smette di ragionare e l'unico pensiero di senso compiuto che riusciamo a formulare è: Ommioddio e ora che faccio??

Di episodi di questo genere ne ho vissuti diversi durante il mio zigzagare qua e là ma tre sono gli episodi che più mi sono rimasti impressi e voglio condividerli con voi.
Non sono esattamente in ordine cronologico, ho preferito dar ordine alle sensazioni che questi hanno provocato in me.

1 - In treno verso Nizza. 

Massimo e Alessio sono già a Nizza e io e Patty decidiamo di raggiungerli in treno - utilizziamo quindi le miglia accumulate in anni di "pendolarismo" per acquistare i due biglietti di andata.
Non l'avessimo mai fatto!! Il treno parte puntuale dalla stazione di Ivrea ma giunto a Chivasso, non riparte, si è guastato e dobbiamo attendere il treno sostitutivo che è in coda al freccia rossa To-Mi. Perfetto non siamo neppure partite e abbiamo già accumulato 45 minuti di ritardo. Finalmente, dopo un rocambolesco cambio treno arriviamo a Porta Nuova dove la coincidenza per Cuneo è partita da un bel pezzo.. purtroppo questa situazione si è perpetuata fino a Ventimiglia dove finalmente saliamo sul diretto che ci dovrebbe portare a Nizza. Siamo stanche quando saliamo sul super rapido che sta sul binario dedicato alla linea francese (pensate che per percorrere meno di 350 km abbiamo speso quasi 8 ore e mezza), ci stiamo trascinando dietro le borse che sembrano sempre più pesanti e stiamo cercando disperatamente la seconda classe quando un controllore ci conferma che questo treno super-fantastico (pulito, musica in diffusione, profumazione agli agrumi uniforme) è interamente di seconda classe!
Che sia la fine di questo peregrinare? No! Perché il super mega fantastico su cui siamo stancamente accomodate - cavolo ragazzi che  poltrone!! - ferma a Montecarlo e l'ultimo treno per Nizza è partito 32 minuti prima del nostro arrivo.
Ok niente panico ci sono i cellulari: se solo rispondessero i due storditi e invece no! Loro sono andati a cena da Piero (il nostro dirimpettaio) lasciando il telefono in cucina e poi sono andati a sentire un po' di musica al porto poverini.. E noi due? Facciamo due calcoli, un taxi da qui a Nizza- Riquier ci costerebbe una fortuna, ci accomodiamo su due poltroncine in attesa che i due scellerati si accorgano che li abbiamo cercati. Poco dopo la stanchezza ha avuto la meglio e crolliamo addormentate.. Si abbiamo dormito su due poltroncine in stazione a Monaco-Montecarlo come due povere clochard moderne!
Al mattino veniamo svegliate da un profumo di caffè, pensiamo che l'incubo sia finito è proprio mentre riprendo conoscenza incrocio lo sguardo dolcissimo di una vera clochard: Mathilde! E lei che per accoglierci nella nuova comunità ci offre il caffè.
Ragazzi vorrei morire.
L'unica persona che si è prestata e ci ha aiutato senza un secondo fine è una persona che non ha assolutamente nulla se non i pochi vestiti che indossa e i pochi spiccioli che qualche anima pia ha messo nel suo bicchiere di carta.
Vi racconterò in un post a parte quello che nel poco tempo che abbiamo trascorso con lei abbiamo imparato, lei salutando di tanto in tanto ci accompagna, prima ai bagni più puliti e gratuiti e poi al livello giusto per arrivare finalmente a casa, la lasciamo cosi sul binario con la mano alzata mentre ci saluta.
Nella sua tasca abbiamo lasciato un biglietto con qualche euro, che dovrebbe permetterle almeno un paio di pasti caldi.

2 - Jamaica - Concerto Raggae sulla spiaggia di Negril.

Siamo da poco approdati in questo paradiso quando i beach boys ci invitano ad un concerto raggae sulla spiaggia.
Dire che siamo entusiasti è dire poco: lasciamo il nostro hotel e ci incamminiamo lungo la spiaggia, chiaccherando e scherzando come sempre avviene quando il gruppo si muove.
Il posto è carinissimo: colore, musica, gente in festa e il gruppo che suona.
Mentre cantiamo come pazzi tra me e Luca si infila un tizio e noi sorridendo gli diciamo che non siamo interessati a comprare nulla - qui propongono davvero di tutto.
Il tizio insiste e noi sempre sorridendo gli continuamo a ripetere che non siamo interessati a qualsiasi cosa lui proponga a questo punto tira fuori un coltello da pesca e Luca che di solito è timido, riservato (in pratica il lento del gruppo) lo fissa negli occhi gli intima di andarsene subito altrimenti potrebbe dimenticarsi le buone maniere e invece di accompagnarlo a pescare, lo mette al posto dell'esca!
Il tizio disorientato, ci lascia borbottando.
Solo al nostro rientro in hotel abbiamo realizzato che era stato un tentativo di rapina sventato solo dalla nostra magra conoscenza della lingua inglese!

3 - Minorca - Un famigerato trenino turistico.


Penultimo giorno di vacanza a Minorca e stufe della nostra solita spiaggetta, decidiamo di tentare l'escursione con il trenino turistico.
Partiamo entusiaste, facciamo il biglietto e prendiamo posto nell'ultima carrozza. Il tizio parte a razzo e noi ridiamo a crepapelle.
Un altro paio di curve e lo stomaco inizia a fare le capriole, prendiamo sempre più velocità e sbandiamo vistosamente.
Il tizio anziché rallentare, sembra voler accelerare ancor di più.. non ricordo bene come sia successo so solo che poco dopo il nostro vagoncino rosa-arancio non era più attaccato alla motrice ma correva libero e felice in mezzo ad un prato con la gente che ci scansava.
Per un istante è riaffiorato nella mia mente l'immagine di me sul mio carretto di cartone giù per la discesa che porta a casetta, con Francesco e Alessandro, mentre facevamo a gara a chi arrivava prima.
Poi ho realizzato che non avevo più 7 anni e che potevamo farci davvero male! Fantozzianamente! L'epilogo? Ci siamo fermate contro una grossa ancora posta a monumento dei caduti, cavandocela con qualche lieve ammaccatura!

Vacanze rovinate? No di certo! Questi episodi devono essere archiviati subito in un cassettino della memoria per trasformarli in un futuro prossimo, in ricordi esileranti (in definitiva siamo sopravvissuti tutti benissimo) per vivere serenamente il resto del viaggio!! 

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