#senso dei miei viaggi - i cartelli

Da tutti i viaggi che ho avuto la fortuna di vivere, indipendentemente dalla distanza o dalla particolarità della destinazione, ho riportato a casa con me migliaia di scatti, i miei souvenir preferiti.
Da sempre sono convinta che uno scatto anche imperfetto, fissi per sempre (o quasi) un preciso istante della nostra vita, un particolare, una cosa buffa e alcune volte anche quelle brutture che ci fanno rabbrividire.
Cercando di mettere ordine a questa miriade di scatti mi sono resa conto che alcuni soggetti  li preferisco ad altri: ho migliaia di scatti di spezie, fiori e animali, mare e mareggiate, architetture e stili decorativi, monti e specchi d'acqua in quota.
Diversamente ho pochissimi ritratti, scatti di piatti tipici, graffiti e ancor meno di cartelli o indicazioni particolari, per cui quando Monica ha proposto per questo mese il tema Cartelli, insegne e bandiere per il senso dei miei viaggi ho pensato che avrei dovuto passare il testimone e attendere  temi più propizi ma poi ho trovato tre scatti che ho pensato potessero rappresentarmi ed eccoli a voi.

Primo scatto:
I cartelli segnaletici in quota sono stati fedeli compagni di avventura sin dai primi centri estivi, quando con le Colonie estive della Olivetti venivo spedita in montagna.  Mi rivedo ancora con la divisa - calzoncini di velluto a coste di color tabacco, camicina a quadri bianca-blu e pul di colore blu scuro- camminare per i colli sopra Brusson o dopo Saint Jacques.
Bene sono passati moltissimi anni, ma ancora oggi le passeggiate in montagna fanno parte integrante del programma estivo e non solo.

Sentieri dai laghi Palasinaz
Secondo scatto.
Nuovo Galles del Sud sono venuta fin qui per riabbracciare una cara amica, e dopo un primo aperitivo a base di fish&chips ho i piedi conficcati in una sabbia soffice di Bondi Beach, il colore avorio si abbandona nel blu intenso dell'oceano pacifico e come nelle migliori tradizioni dobbiamo anche se è completamente fuori stagione mettere almeno i piedi a mollo.
Buttiamo le infradito (ebbene si sarà anche inverno ma ci sono 22 gradi) e ci avviciniamo alle riva, tocchiamo l'acqua non cosi gelida come l'avevamo immaginata e... scatta un rumorosissimo squillo di fischietto e un aitante seppur non più giovanissimo bagnino ci richiama all'ordine.
Ci indica chiaramente il cartello che stava posto sul bagnasciuga: abbiamo osato invadere l'area riservata ai surfisti!!!
Bondi Beach - area riservata ai surfers
Ultimo scatto.
Stiamo percorrendo una strada nel bel mezzo del deserto siriano, siamo molto vicini al confine con l'Iraq e da diversi chilomentri non incrociamo veicoli diversi da quelli militari, fatta eccezione per un autobus sgangherato con a bordo poche anime e tanti animali che si dirige verso nord. Al nostro passaggio si alza una nube di polvere fine, che copre i pochi cespugli cresciuti a lato del nastro di asfalto, l'autista decide che è tempo di una pausa caffè e bagno, svolta bruscamente a sinistra in prossimità di un cartello che resterà impresso nella mia memoria come uno dei luoghi più caratteristici di questa nostra avventura.
La casupola sembra uscire direttamente dalla marea di sabbia dorata, sembra fusa con essa, al suo interno veniamo colpiti dalla sua estrema semplicità, dall'incredibile frescura - impensabile per noi dato il calore esterno -  e dalla cordialità di questi uomini forgiati dal sole e dal deserto.
Davanti ad una tazza di the fumante arricchito da semi di cardamomo, parliamo del nostro viaggio qui, chiacchieriamo della difficile situazione e loro sorridono, affermano che non è poi cosi male visto che i militari che sorvegliano questa importante via di comunicazione con il  nord del paese si fermano spesso qui. I loro affari affermano  non essere mai andati meglio.
Siamo ancora dentro il locale quando una delle famigerate camionette si ferma, scendono 4 militari ricoperti di polvere che chiedono solo un pò di refrigerio, una bevanda e un attimo di relax ad un tavolino lontano da tutto e da tutti.
Ripartiamo dopo aver scattato la foto di rito alla particolarissima insegna di questo stupendo bagdad cafè dove popoli diversi si incrociano e si conoscono davanti ad una sbeccata tazza di the.

il caffe più affascinante in cui sia stata
Grazie Monica per aver raccolto il testimone e aver proposto un tema cosi interessante per questo senso dei miei viaggi!
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  1. Tra i tuoi cartelli un mio sogno che prima o poi raggiungerò con le mie quattro ruote. Grazie per aver partecipato, non era facile, talmente poco facile che anche io che devo pubblicare entro sabato, ancora non so che cosa pubblicherò ;-)
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    1. Sono certa che sarai bravissima!
      Ti auguro di realizzare il tuo sogno al più presto!
      Ora però vado a sbirciare il tuo nuovo post! ;-)
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  2. Beh, l'ultimo è davvero molto particolare e suggestivo. Mi piace moltissimo, cerco di immaginarmelo e quell'insegna è commovente.
    Un abbraccio, buona giornata!
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    1. anche a me piace moltissimo, ogni volta che lo rivedo rivivo quella bellissima esperienza, felice di aver potuto essere li e aver toccato con mano quella splendida realtà!
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  3. Anche a me piace tanto l'ultima foto, sia per il nome del locale (che da noi non esisterà mai), sia per la bellissima storia con cui hai arricchito l'immagine. Leggendoti mi sembrava di essere lì con te
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    1. Sai che avevo pensato di utilizzarlo per il mio locale? Solo che come sottolinei tu, probabilmente avrebbe creato una serie di reazioni poco simpatiche.. Quindi ho ricreato un cartello simile che ora fa bella mostra di sè tra gli altri ciapa-puer!! desta sempre molto interesse esattamente come il nome scelto! A presto ;-)
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  4. Io voto l'ultima foto..bellissima, mi sono venuti i brividi a leggere il tuo racconto...voglia di partireeeeeeeeee
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    1. allora partiamoooooo!!
      Anche solo con la fantasia ma partiamo subito!!
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  5. Anche per me l'ultima è la migliore, la più suggestiva ed evocativa di un luogo ed una situazione che tu hai poi descritto benissimo.
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    1. Sono contenta che ti sia piaciuto questo mio scatto, io lo considero uno dei più riusciti i tutto il viaggio!
      Il posto era davvero suggestivo ma non ho osato fotografare l'interno, ma sono certa che ti sarebbe piaciuto moltissimo!
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  6. Vedo che la terza foto ha riscosso un gran successo, anche secondo me è quella più suggestiva!
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    1. Si forse è quella che più sento mia e in qualche modo devo averlo trasmesso in questo scatto!
      Grazie per essere passata da qui!
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  7. Mi associo anch'io, la terza foto è bellissima e poi arricchita col tuo racconto lo è ancora di più.
    Ciao
    Norma
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    1. Sono come sempre in mega ritardo ma non so perchè con me il tempo è sempre tiranno! Grazie Norma è bello sapere che lo scatto e le righe che lo accompagnano ti siano piaciuti! A presto
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  8. il tuo racconto del cartello siriano mi ha davvero affascinato
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  9. Ne sono felice Federica,
    il viaggio in Siria è stata una delle esperienze più intense che abbia vissuto, forse per questo mi riesce più facile scriverne, spero in questo modo di condividere almeno in parte le emozioni vissute.. 
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