C'è un momento speciale della tua esistenza, durante un viaggio, mentre vivi una favolosa esperienza, provi un batticuore, ti fai vincere da un' emozione o da una sensazione, in cui ti rendi conto che qualcosa di bello e unico è entrato nella tua vita: questa per me è la vera essenza della serendipità.
Certo non era quello che avevi programmato, studiato, sperato.
No è l'imprevisto. Quell'imprevisto talmente meraviglioso da cambiare radicalmente una situazione rendendola unica e indimenticabile.
Quando Valentina sulla banchina della metro mi lascio quella piccolissima "eredità" non avrei mai pensato che questa filosofia di vita, perchè è quello che è diventato strada facendo, avrebbe preso cosi piede nella mia vita.
Riflettendo in realtà quest'attimo l'ho vissuto talmente tante volte da aver perso il conto.
C'è stato quel lavoretto estivo che mi ha regalato una delle mie più care amiche, quelle del cuore, con cui condividi tutto: dal pigiama party prima della festa dei 18 anni, all'inter-rail del diploma.
Oppure quell'incontro "casuale" all'autogrill sbagliato dopo una cena con gli amici di sempre, che ti riporta la tua anima gemella, persa di vista anni prima e mai dimenticata: l'ultima persona a cui sorrido la sera e la prima che nonostante i capelli perennemente arrufati, il pigiama anti stupro e gli occhi assonati mi abbraccia al mattino e mi sporge la prima dolcissima tazza di caffè.
O ancora quell'attimo in cui sai che la tua vita cambierà per sempre e nell'istante stesso in cui ne prendi coscienza, incappi in un lavoro che neppure sapevi esistesse e diventa il "tuo" lavoro.
Indimenticabili e Unici momenti!
Cosi come quando all'aeroporto di Instambul ad uno Starbucks in attesa di una coincidenza per Damasco, incontriamo tre "ragazzi" di Torino, che si uniscono al gruppo e diventano i fantastici compagni di un tour alla scoperta di questo meraviglioso paese.
Un'amicizia nata per caso. Discutevamo sul caffè migliore per l'attimo, e davanti a quel brutto bicchierone di brodaglia, scoprimmo la nostra relativa vicinanza, che eravamo partiti dallo stesso aeroporto, e che la destinazione finale era la stessa.
Ebbene quest'amicizia è cresciuta, si è fortificata e tutt'oggi sopravvive a concerti, vacanze, weekend e grigliate!
Stesso anno, ma luogo diverso, un villaggio alle Mauritius in supermega offerta che è un insulto non acquistare, incontriamo una coppia di Ceva (Cn) e si lo so state pensando che il mondo è piccolissimo o ci sono troppi piemontesi in giro, e tra una cocco in spiaggia, un'escursione alle terre colorate scopriamo di aver acquistato dallo stesso costruttore un appartamentino a Nizza e diventano i nostri dirimpettai!!! Non potete immaginare le nostre facce mentre davanti ad un mojito capiamo che l'indirizzo è lo stesso e il nostro interno è l'A6 il loro è il B6.
Caso fortuito? Serendipity? In pratica i nostri migliori e solidali vicini di casa!
Ho aperto un argine e il fiume serendipitoso si è riversato in piena, i ricordi riaffiorano alla mente, un'ultimo attimo, un ultimo episodio:
La mia mammina riceve un mazzo di rose rosa pallido e un biglietto: ti aspetto a Varazze al "nostro" ristorantino.
Sorride, la malattia la sta già consumando e con gli occhi umidi mi chiede se posso portarla fin li. Mi da l'indirizzo è un luogo che conosco da anni - esattamente 10 esattamente da quando mio padre ci ha lasciato. - la porto li ogni anno il 15 ottobre per pranzo e passo a riprenderla per le 5 non un minuto in più non uno in meno.
Ma non è il 15 ottobre, siamo ad aprile, e da poco passato il suo complenno. Non discuto me la voglio godere fino a che il mostro me la lascerà e manca dannatamente poco.. troppo poco.. lo so.. dovrei essere pronta.
L'accompagno e per la prima volta vuole che resti li con lei e li conosco il suo grande amore, quello vero, quello che in silenzio per 40 anni ha amato e che non ha sposato solo per un dannatissimo orgoglio..
Oddio io ringrazio se avesse fatto una scelta diversa io probabilmente non sarei qui. ma rimando basita. Lui è gentile e caso del destino si chiama come mio padre.
Sono due anziani che si guardano dolcissimi negli occhi, si tengono la mano, si sorridono e io li invidio. si li invidio.
Non riesco ad odiarlo, no anzi, capisco fin troppo bene che sta regalando gli ultimi attimi di felicità a mia madre. Vorrebbe che diventassimo amici. Si amici. Io e lui.
Il tempo non lo permetterà. Moriranno lo stesso giorno, a poche ora di distanza uno dall'altro. Prima mia madre e poi lui. Serenamente cosi mi dice quel figlio che come me sapeva e condivideva questo dolcissimo segreto.
Penserete che sia un triste epilogo che poco a che fare con la serendipità e invece no.
Ora sono io che ogni 15 ottobre mi presento nel ristorantino con le tovaglie a quadretti sotto i portici, portando una foto della mia mammina, Mauro che arriva sempre prima di me, mi regala la solita rosellina rosa e una foto di suo padre e una pagina del suo diario.
E se vorrete vi racconterò molto volentieri di come un grande, grandissimo amore non sia stato vissuto e di come io ho ricevuto in regalo un fratello non di sangue ma d'emozione!
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Un abbraccio.
Antonella
La storia di tua mamma sembra la trama di un film.
Che bello il rapporto col tuo fratello di emozione.
Ciao
Norma
A presto!
come ti ho scritto su FB l'ho letto in mensa durante la pausa pranzo e mi è venuto da piangere davanti a tutti...l'emozione è traboccata...
Un abbraccio a te e un pensiero alla tua mamma
sono rimasta anche io intrappolata nella lettura di questa storia bellissima. che fa riflettere e che emoziona fino alle lacrime, proprio come le pagine di un bel libro.
Anche io ti dico grazie di averla condivisa. è bellissimo e ci vuole coraggio e smisurata grandezza dì'animo ad andare oltre le cose.
Un fratello d'emozione penso sia un regalo davvero speciale.
Un bacio grande a te, un pensiero alla tua mamma e all'amore della sua vita.