Inutile negare l'evidenza.. La partenza è rimandata..
Si chissà a quando...
La valigia è li.
Aperta con abiti, scarpe e cianfrusaglie varie...
Sono passati pochi giorni da un capodanno tutt'altro che sereno e un dolore lancinante mi ha svegliato nel bel mezzo della notte..
Una fatica immensa il trascinarmi fino alla cucina dove c'è il cassetto dell'emergenza, calarmi un Aulin e cercare di mettere insieme una camomilla Bonomelli.
Il dolore non è passato ed è rimasto con me per ben tre giorni prima che mi decidessi ad andare all'ospedale.. Dio solo sa quanto lo odi... Li ho perso entrambe i miei genitori, il mio fidanzato storico a seguito di un incidente stradale...
Il solo sentire quell'odore di disenfettante e morte mi fa accaponare la pelle, ma si sa quando si è alla disperazione e vedi la morte in faccia, l'istinto di sopravvivenza ha la meglio su tutto.
Si. Su tutto.
Sono le dieci di sera, sono piegata in due dal dolore, ho un pigiama che potrei definire antistrupo e " la medica" del pronto soccorso mi liquida con un. "È sicura di non avere avuto una crisi d'ansia per attirare le attenzioni di suo marito?"...
Sto per capitolare, quando un medico di colore del 118 che è appena rientrato da un intervento - santa nonnina che è caduta in bagno e si è rotta un femore - si accorge del mio stato..
12 minuti.
12 minuti tra l'essere intubata e spedita in terapia intensiva.
Per fortuna che era una banale crisi d'ansia direte voi.
No. Non lo era per nulla.
Era una miocardite acuta.
5 giorni.
5 giorni tra la miocardite e l'ischemia celebrale.
2 giorni.
D'inferno.. Neurologi, cardiologi, terapia d'urgenza..
Conscia, perfettamente conscia, senza poter spiaccicare una sola parola...
Mentre dentro urlavo.. Sono qui!!! Ti sento e ti vedo..
Dio.. Perché??!!
5 giorni.
La diagnosi. Un tumore raro.
30 secondi.
Per pensare è finita.
Non ho scampo.
E poi eccolo li. L'istinto di sopravvivenza.
Lo stesso che mi ha trascinato fino al cassetto della cucina dove tengo i pochi farmaci.
No. Non mi arrendo.
1 settimana in rianimazione..
Con una smorfia che dovrebbe essere un sorriso.
Si perché oggi nevica e dal mio lettino li vedo i fiocchi che scendono copiosi e ricoprono la mia tanto amata Torino.
I medici sono ottimistici dicono che sono una tosta..
3 interventi.
3 trasfusioni d'urgenza.
2 ritorni in sala operatoria.
2 organi in meno.
3 amici in meno. Poveri non hanno retto...
Che dite il 2016 mi porta male?
Boh.. Forse si, forse no..
Ma io sono ancora qui. A leccarmi le ferite.
Con le crisi che neppure un tossico in astinenza, con manate di capelli che mi restano in mano, con tanti chili in meno (non pensavo più 48 chili da quando avevo 19 anni!!!), con Max che ha occhiaie peste peggio delle mie..
3 mesi.
Sorrido perché oggi mi hanno dimesso.. Ora so che il peggio è passato!
Vedrò tanti altri panorami ospedalieri, i miei amici in camice bianco sono stati chiari..
Farò un bel po' di soggiorni forzati, ma brevi.. Ma so che tornerò a casa con le mie gambe.. Magari malconcia, ma con le mie gambe e il mio sorriso di sempre.
È primavera inoltrata e il glicine davanti a casa mi accoglie in tutto il suo splendore.
Fatico ad arrivarci, perché pochi passi mi lasciano distrutta..
Ma il profumo mi ripaga dello sforzo.
Beh che dire... A chi mi ha chiesto insistentemente del mio mancato viaggio in Marocco, penso di aver risposto in modo esaudiente o no?
Tranquilli..
Appena mi avranno dato l'ok partirò.
La valigia è rimasta esattamente com'era.
14
Lucialesley
Sono sicura che le donne toste come noi ce la faranno sempre! Un bacio!
Buona festa della donna? Non solo. Buona festa della Vita Elena, a te che sei una donna con i controcoglioni (scusa). Un abbraccio grande come il mondo che amiamo tanto :-)
Claudia B.
Un bacione a te!
Ora ho ancora un ultimo scoglio da superare e poi potrò finalmente riprendere a pieno ritmo la mia vita!
Manca giusto un soffio 😉